L’istruzione getta ponti
Backpack2school - Terzo classificato al terzo posto della Swiss Student Sustainability Challenge 2019
«Creare maggiore impatto attraverso iniziative formative interculturali internazionali» è il motto di Nesrine e Houda Bourbia. La loro iniziativa per la formazione Backpack2school accompagna nelle scuole progetti internazionali dedicati al tema dell’educazione alla sostenibilità, promuove programmi di scambio per gli studenti delle discipline pedagogiche e costruisce ponti tra scuole primarie, università e altre istituzioni extraeuropee.

Noi stesse a otto anni siamo venute in Svizzera dall’Algeria e abbiamo dovuto ambientarci in un nuovo contesto culturale. Sappiamo per esperienza che insegnanti ben formati e competenti nelle questioni interculturali sono essenziali per il successo del percorso scolastico individuale. Alcuni studi dimostrano che il modo migliore per acquisire tali competenze interculturali è un soggiorno all’estero. La statistica della mobilità degli studenti indica purtroppo che in Svizzera gli iscritti a pedagogia solo raramente partecipano a un programma di scambio o mobilità offerto dalla loro università. Abbiamo approfondito la questione e sviluppato – in collaborazione con l’Alta scuola pedagogica (PH) dell’Università professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW) – un programma per la mobilità interculturale destinato ai futuri insegnanti, che mira a cambiare questa situazione.
Abbiamo lanciato il nostro progetto all’Alta Scuola pedagogica FHNW e possiamo esibire un proof of concept di successo. Ora il progetto è integrato nel curriculum della PH nell’ambito del programma biennale Intermobil, con inizio ad agosto 2020. In collaborazione con la FHNW, 50 studenti di pedagogia assolveranno uno stage in oltre 12 paesi. (Per un confronto: nel 2019 solo 4 studenti della FHNW PH hanno svolto il loro stage all’estero).
Instaureremo una partnership con il ministero algerino per la formazione accademica. Questo ci permetterà di lanciare un programma pilota di mobilità presso la facoltà di pedagogia dell’Università di Costantina in Algeria e, se il ministero sarà soddisfatto dei risultati, potremo lanciare il programma a livello nazionale. Il finanziamento è garantito dal ministero.
Abbiamo instaurato una partnership con una ONG in Marocco, allo scopo di avere un aiuto sul posto per estendere il progetto a questo paese. Possiamo contare su una scuola partner locale, che accoglierà studenti svizzeri dell’Alta scuola pedagogica già in gennaio 2021. Ci stiamo inoltre adoperando per acquisire il più grande e più antico ateneo del Marocco (l’Università Mohamed V) come partner della cooperazione con la FHNW PH e la rete Backpack2school.
Siamo parte dell’Impact Hub Incubator Basilea e prepariamo l’ulteriore espansione a livello svizzero.
Il nostro progetto ha preso le mosse da un corso alla FHNW in cui dovevamo elaborare progetti/idee sociali incentrati sulla sostenibilità.
Nell’ambito di questo corso abbiamo presentato il progetto Backpack2school, finalizzato a lanciare nelle scuole elementari algerine una formazione allo sviluppo sostenibile. I partecipanti che portano a termine con successo un progetto ricevono in regalo uno zaino (backpack in inglese). La formazione allo sviluppo sostenibile ci sta sempre molto a cuore e per questo abbiamo integrato il progetto della sostenibilità nel programma per la mobilità. Lo zaino rimane il simbolo delle conoscenze in materia di sostenibilità, che gli studenti di pedagogia svizzeri trasmettono agli scolari durante l’assolvimento del periodo scambio.
• In giugno 2020 iniziamo la fase del progetto denominata «Virtual Exchange».
• È previsto che nell’agosto 2020 il programma Intermobil sarà finanziato presso la FHNW.
• In settembre 2020 diamo il via all’espansione a livello svizzero.
• Per gennaio 2021 è prevista una prima esperienza di scambio per 25 studenti della FHNW.
Dobbiamo lavorare con molte incertezze e ipotesi e non sappiamo come sarà la situazione in gennaio 2021. Ma questa circostanza inedita ci ha fatto fare passi avanti e al momento stiamo elaborando un progetto che rende possibile lo scambio virtuale.
La pandemia ha prodotto anche qualcosa di positivo. Con la situazione venutasi a creare con la COVID-19, gli istituti sono molto più aperti a conoscersi mediante i mezzi di comunicazione virtuali. Prima era invece necessario che una delegazione si recasse sul posto.
Continuiamo a lavorare alla nostra missione di rendere l’esperienza di scambio maggiormente accessibile per gli insegnanti del futuro.
Le start-up con un orientamento sociale hanno maggiori difficoltà nel trovare finanziamenti (sostenibili). Con il nostro progetto vogliamo influenzare positivamente la nostra società, ma per rimanere attivi sul lungo periodo dobbiamo anche trovare un equilibrio tra profitto e impatto sociale.